Unicità tra storia, terra e cultura
Da un forte legame con la terra, un vino che sa di storia
La viticoltura di Capri affonda le radici nella storia antica. Ancora oggi i nomi dei vitigni e i sistemi di coltivazione evocano secoli di simbiosi tra uomo e vite. Il vitigno del Greco ha una chiara derivazione ellenica, lo spalatrone puteolano da noi utilizzato per coltivare le nostre uve ha un’origine etrusca, i terrazzamenti con muri a secco in pietra risalgono agli inizi dell’800 periodo in cui l’agricoltura isolana ebbe un forte sviluppo.
Secoli di viticoltura che raccontano di un graduale processo di appropriazione da parte dell’uomo dei pendii rocciosi e scoscesi dell’isola. Tale composizione del territorio costringe le viti ad affondare le radici nelle profondità nel sottosuolo, alla ricerca di acqua e nutrimento che si rivelano costanti anche nei caldi mesi estivi in cui l’uva raggiunge la sua completa maturazione. Ne risulta una diretta influenza sulle caratteristiche organolettiche – dall’aspetto visivo al sapore – che regalano quel gusto di terroir, che conferisce al vino una chiara e singolare personalità.
Terrazzamenti strappati alla roccia
Sul versante nord-est dell’isola, di fronte al golfo di Napoli, aggrappate ai terrazzamenti pluricentenari, nascono e crescono le nostre uve. Secoli di storia di adattamento all’ambiente naturale ci forniscono l’esperienza necessaria a portare avanti il nostro lavoro.
“La vigna è piccola, ma bellissima. Sulle vecchie terrazze contenute da muri a secco condivide lo spazio con i limoni, con lo splendido uliveto e la macchia mediterranea che avvolge meravigliosamente il tutto.”
Luciano Pignatataro
Luciano Pignataro Wine Blog